lunedì 15 ottobre 2012

Consonno: Tre fotografi per un fantasma

Prendete tre amici, un viaggio coronato da strani e improbi incontri, prendete tre macchine differenti e tre obbiettivi differenti e già che ci siete, prendete pure tre tipi di creatività diversa.

Un pomeriggio fatto di strane sensazioni alla ricerca di un guizzo, nella perfetta cornice di Consonno.

-E' difficile fare una foto nuova in un posto simile...
-Quanto si può essere creativi senza sapere come funziona una macchina fotografica...
-Tutto quello che mi circonda è pazzesco...


Gabriele dal nulla diventa fotografo.
 Il suo percorso credo sia stato il più "avventuroso", gli è stata consegnata una Canon  EOS 450 alle 15.00 del pomeriggio. Gli sono state date delle istruzioni base, il resto è stato tutto frutto della sua sensibilità. E ammetto il risultato colpisce.
La scelta dei soggetti, la scelta dell'angolo di scatto sono decisamente buoni, coinvolgenti. Lasciano un momento in più per interpretare il messaggio.
 Mostrare i colori dell'abbandono, denota una sensibilià è una certa profondità che nella foto stessa rimane come un monito inatteso.
 E del resto come non cercare gli strani dettagli, i giochi di prospettive che questa strana città crea.
 E se serve, un pizzico di creatività perchè no.
 Giocare perchè questo è quello che la luce fa con noi nel quotidiano.
 Constrasti e prospettive anche nei punti meno salienti.
 Anfratti e luci in un giorno dove il sole creava ombre sempre più invitanti.
 Ruderi inattesi come una bici...
 O il resto di un compito in classe..
 Consonno così come la'abbiamo vista noi.
Il traguardo: Comprendere e capire come realizzare un servizio, comprendere e cogliere supnti e passaggi, farsi sensibilizzare.



1 commento:

  1. Per quel che posso dire le foto che ho scattato sono il frutto di qualche preziosa indicazione dei miei amici gia' "fotomani" e...
    un bel pomeriggio in compagnia che nella sua semplicita' ci ha riservato una serie d'inattese situazioni e personaggi grottescamente ironici. Cose che se bramate intensamente, a volte, non riesci nemmeno a sfiorare; quando invece lasci che siano ti arrivano cosi'... Un po' come se fossi a pescare pazientemente da 4 ore con la mosca ed, invece, i pesci ti saltassero sotto il naso direttamente nel secchio. Reso l'idea?

    Firmato
    IL FOTONEOFITA

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